Nei precedenti articoli abbiamo parlato degli impianti fotovoltaici: dall’autoproduzione, al risparmio in bolletta, fino alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, possono vantare molteplici vantaggi. Tuttavia, il vecchio limite della tecnologia fotovoltaica è rappresentato dal fatto che l’impianto consente di consumare l’energia elettrica autoprodotta soltanto nel momento stesso in cui questa viene generata, dunque nelle ore mattutine e pomeridiane, e a patto che non vi sia cattivo tempo. In diverse circostanze, l’abitazione dovrà utilizzare l'elettricità erogata dalla rete elettrica nazionale.
Oggi, la soluzione è rappresentata dai sistemi di accumulo.
Vediamo insieme dunque cos’è un impianto fotovoltaico con accumulo e come funziona.
Cos’è un impianto fotovoltaico con accumulo
Il sistema di accumulo è un insieme di accumulatori, chiamati anche batterie, che stoccano l'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici e che non viene immediatamente consumata. La loro funzione principale è dunque quella di immagazzinare l’energia elettrica in eccesso, che in loro assenza verrebbe immessa nella rete elettrica nazionale, e renderla disponibile nei momenti di bisogno. Molto spesso vengono chiamate semplicemente “batterie di accumulo”, tuttavia, la batteria è senz’altro la parte principale dell’interno sistema, ma necessita di una serie di accessori tecnologici per attivare i cicli di carica e scarica.Le batterie di accumulo più utilizzate attualmente sono quelle al litio, in quanto rappresentano una soluzione sicura e duratura rispetto alle tradizionali batterie al piombo-acido.
Esistono essenzialmente due tipologie di fotovoltaici con accumulo:
- Inverter con accumulo: l’accumulatore viene assemblato nello stesso corpo dell’inverter, ovvero il cuore dell’impianto fotovoltaico, occupando così pochissimo spazio;
- Pacco di batterie esterno: tipicamente usata per sistemi di accumulo più economici, vengono utilizzate batterie al piombo. Questa soluzione risulta essere più ingombrante rispetto alla precedente e richiede complessi interventi di installazione.
Analizziamo ora nel dettaglio il suo funzionamento.
Come funziona
Al mattino, quando il sole splende, l’inverter dell’impianto fotovoltaico converte la corrente continua generata dai pannelli solari in corrente alternata, utilizzabile nelle nostre abitazioni. L’energia così prodotta viene direttamente consumata in casa: in questo caso, parliamo di autoconsumo diretto. L’energia inutilizzata, anziché essere ceduta alla rete, convoglia verso il sistema di accumulo domestico che la immagazzina nelle batterie. Inizia così il ciclo di carica e scarica degli accumulatori, che sono pronti a fornire immediatamente energia al bisogno, come alla sera: in questo caso, si parla di consumo differito.Cosa succede nel caso in cui le batterie sono completamente cariche, ma i pannelli continuano a produrre energia? Il surplus di energia viene immesso in rete e valorizzato tramite lo scambio sul posto: un meccanismo che permette di immettere nella rete elettrica l’energia prodotta in più dal proprio impianto fotovoltaico e prelevarla al momento del bisogno.
I vantaggi
Come si può intuire, i punti di forza di un impianto fotovoltaico con accumulo sono molteplici: ti permetterà di renderti completamente indipendente dal punto di vista della rete elettrica, risparmiando così in bolletta. Anziché utilizzare l’energia elettrica nazionale, come accade nei tradizionali impianti fotovoltaici, con i sistemi di accumulo l'energia immagazzinata sopperirà alla mancanza di quella autoprodotta. L’investimento iniziale, maggiore rispetto a un sistema fotovoltaico classico, verrà ammortizzato in poco tempo grazie ai notevoli risparmi in bolletta che ti garantirà.Per richiedere maggiori informazioni puoi rivolgerti a noi!
Saremo felici di affiancarti per una consulenza iniziale e per tutte le fasi successive fino alla messa in opera, mettendo a tua disposizione la nostra competenza e professionalità.