L'importanza di scegliere il giusto impianto di riscaldamento
Oggi più che mai, soprattutto alla luce dei forti rincari previsti per le forniture di gas e energia elettrica, la scelta del sistema per il riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria ad alta efficienza energetica, diventa di vitale importanza. In questo articolo spieghiamo le principali caratteristiche tra caldaia a condensazione e pompa di calore: un utile confronto che rivela quale sistema sia più vantaggioso, anche in termini economici.
Non meno importante ai fini della scelta finale è anche il Superbonus, che ha reso fondamentali queste due tecnologie per accedere alla detrazione del 110%. Ricordiamo, infine, che durante tutto l’anno 2021, tra i vari bonus messi a disposizione dal governo, anche quello caldaia, un incentivo per agevolare l’efficientamento energetico delle abitazioni. In particolare, il bonus caldaia prevedeva un recupero di spesa fino al 65% sulla dichiarazione dei redditi 2022. E non è escluso che anche quest’anno si attueranno provvedimenti di questo tipo. Ma veniamo alle protagoniste del nostro articolo.
Cos’è una caldaia a condensazione
La caldaia a condensazione cosa fa tecnicamente per produrre calore? Preleva il metano dalla rete a cui è collegata e crea una combustione per generare l’energia necessaria al riscaldamento dell’acqua. Attraverso una pompa, poi, l’acqua circola all’interno dei circuiti per alimentare i termosifoni o altri terminali, come i pannelli radianti a pavimento. Chi in casa ha in dotazione ancora una vecchia caldaia è giusto che sappia che quest’ultima disperde una discreta quantità di energia termica attraverso i fumi di scarico. La caldaia a condensazione di ultima generazione, invece, recupera il calore anche dai gas combusti permettendo di riscaldare l’acqua in un tempo inferiore e, allo stesso tempo, aumentando l’efficienza, i consumi possono ridursi dal 10 al 30%. Ma veniamo a ciò che ci interessa maggiormente, ovvero gli aspetti positivi e negativi.
Tra quelli positivi sicuramente:
• Investimento economico iniziale inferiore;
• Resa ottimale anche con basse temperature esterne;
• Accesso agli incentivi dell’Ecobonus 65%/50% (se in classe A) e del Superbonus 110%.
Qualche nota dolente, proviene da questi aspetti:
• Emissioni inquinanti generate dalla combustione;
• Allaccio alla rete del gas metano e costo del combustibile (che andrà a aumentare come accennato a inizio articolo)
• Risparmio in bolletta inferiore alla pompa di calore (solo se quest’ultima è installata nelle migliori delle condizioni che vedremo a breve).
Come funziona una pompa di calore
Tecnicamente la pompa di calore preleva calore da una fonte naturale esterna più fredda, di solito l’aria, che poi trasferisce all’acqua dell’impianto, tramite un particolare gas che grazie a una compressione cede calore per mezzo di uno scambiatore.
Una pompa di calore, quindi, utilizza l’energia elettrica per la gestione del compressore, mentre non impiega elettricità per il riscaldamento diretto dell’aria o dell’acqua. Vien da sé che i consumi di elettricità prelevata dalla rete possono essere notevolmente ridotti se, abbinato alla pompa di calore, si intalla un impianto fotovoltaico. Quest’ultima operazione può diventare davvero poco dispendiosa grazie al già citato Superbonus messo a disposizione dal Governo
Ma quindi, dopo questa premessa, quali sono gli aspetti principali da tenere in considerazione se si pensa di installare una pompa di calore? Eccoli:
A favore:
• Zero emissioni nocive per l’ambiente
• Si avvale quasi del tutto una fonte di energia rinnovabile. (Assorbe, infatti, energia elettrica solo per il funzionamento del compressore)
• È nettamente più performante di una caldaia. Se reversibile, inoltre, si può sfruttare anche d’estate come climatizzatore
• Non necessita di scarico a tetto o a parete
• Consente di usufruire degli incentivi del Superbonus, dell’Ecobonus e del Conto Termico 2.0.
A sfavore:
• Investimento economico iniziale più elevato
• Diminuzione dell’efficienza e delle prestazioni con temperature esterne molto basse (sotto 0°C)
• Non è indicata per funzionare con i tradizionali radiatori, ma solo in abbinamento a sistemi di distribuzione del calore a bassa temperatura
• Necessità di uno spazio all’aperto dove montare l’unità esterna.
Hai mai pensato a sistemi ibridi?
Gli impianti ibridi sono soluzioni che prevedono l’uso simultaneo di pompa di calore e caldaia a condensazione. È bene ricordare che comportano un investimento iniziale maggiore, ma possono portare a benefici a lungo termine sul risparmio in bolletta, perché nei periodi climatici più miti si aziona la pompa di calore, che garantisce sicuramente un notevole risparmio, cosa che invece non accade se le temperature all’esterno si avvicinano allo zero, momento in cui entra in funzione la caldaia a condensazione. Inoltre, se questo sistema è affidato a una gestione elettronica, lo switch tra un sistema e l’altro diventerà così efficiente da rendere il risparmio energetico, e quindi economico, massimo. Ovviamente anche i sistemi ibridi godono degli incentivi dell’Ecobonus 65% con sconto immediato in fattura.
Come decidere quale impianto installare?
A questa domanda, purtroppo, non c’è una risposta netta. Sono tantissime le variabili che bisogna tenere in considerazione prima di decidere a quale tecnologia affidarsi per il riscaldamento dei propri ambienti. Quindi, la prima cosa da fare in questi casi è affidarsi a professionisti in grado di decidere per voi e con voi la soluzione migliore. Mettiamo disposizione la nostra esperienza decennale per riscaldare il posto preferito di ognuno: la casa. Contattaci qui.